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"Ci legavano come Cristo in Croce". Le parole di Antonia Bernardini restituiscono l'inferno nel quale è costretta a vivere gli ultimi 15 mesi della sua vita: l'opg di Pozzuoli, dove viene internata, a seguito di un banale diverbio, in attesa di un processo che non si svolgerà mai. Antonia muore a causa delle ustioni riportate per l'incendio del letto di contenzione sul quale era legata da 43 giorni. La sua fine atroce destò scalpore, portò il tema dei manicomi criminali al centro del dibattito pubblico, determinò la chiusura dell'istituto puteolano. Venne istruito anche un processo che, dopo le condanne in primo grado, si concluse in appello senza colpevoli. Per oltre 40 anni, su questa storia è calato il silenzio. Qui se ne offre una ricostruzione completa, realizzata recuperando materiale d'archivio inedito, il dibattito dell'epoca, le testimonianze dei diversi protagonisti. Un lavoro che tesse una dolorosa ma avvincente trama narrativa, nella quale ritroviamo, con Antonia, la vita di altre donne, vittime di quella stessa violenza istituzionale, e il dispositivo psichiatrico, le cui logiche e prassi, seppure metamorfizzate, ripropongono, ancora oggi, l'orizzonte manicomiale.